
Sirui? Fino a qualche settimana fa questa parola non mi avrebbe suscitato nulla che avesse a che fare con la fotografia. Poi le risposte ad un mio thread su Juzaphoto (http://www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=743725&show=last#3096871) mi hanno aperto gli occhi. Eh sì. Per una questione di italianità, quando ne ho avuta occasione, ovvero per l’acquisto del mio treppiede “principale” e di una testa a joystick, mi sono orientato sempre su Manfrotto. In effetti non mi sono mai pentito delle mie precedenti scelte: lo 055XPROB e la 322RC2 sono spettacolari, anche se in certe situazioni diventano difficili da gestire. Questa volta però ero alla ricerca di qualcosa di più specifico. In vista del mio prossimo viaggio e sulla scorta di precedenti esperienze, mi son deciso ad alleggerire il mio corredo “da viaggio”, appunto. Avendo già un treppiede leggero (un Benro Travel Flat A0180T), mi mancava una testa a sfera che, pur essendo leggera (possibilmente meno di 300g), fosse anche in grado di sostenere un peso “normale” di lavoro. Ecco che allora ho chiesto consiglio agli utenti Juzaphoto, che mai hanno deluso le mie aspettative (nemmeno in questa occasione). Ne è scaturita una discussione serena e costruttiva che alla fine mi ha portato a scegliere la testa Sirui G10-X.

Quali sono le caratteristiche più salienti di questo “pezzo” di tecnologia? Innanzitutto è costruita in alluminio con una notevole accuratezza e la vernice nera opaca sembra piacevole e apparentemente resistente. La G10-X implementa un meccanismo di rilascio rapido (“quick release“) su piastra (TY50-X) dotata di vite da 1/4”. La testa è in grado di ruotare di 180° su due lati e 90° sugli altri due, nella norma delle teste a sfera insomma, e può portare un massimo di 18Kg (fa prima a cedere il treppiede se è troppo leggero…). Non avvedo lenti pesantissime non ho potuto testare quanto peso tollera effettivamente in condizioni d’uso, ma mi sembra verosimile che fino a 6-7kg si possa andare abbastanza sul sicuro. Tuttavia, i due aspetti più interessanti sono la rotazione panoramica, che non è presente, invece, in tutte le teste dello stesso segmento di altre marche, e, soprattutto, il peso: solo 308 grammi (pesata su bilancia da cucina…)!!!

La meccanica sembra ottima per costruzione e funzionalità. I quattro pomelli consentono tutte le regolazioni che si possono desiderare su una testa del genere. Il pomello più grande serve per bloccare il movimento della sfera e sullo stesso piano un altro pomello regola la frizione. Il pomello più basso serve per bloccare il movimento panoramico e incorpora anche una comoda bolla, mentre quello vicino alla piastra serve per bloccare la piastra in una posizione. I 4 pomelli non si danno fastidio tra loro e sono accessibile abbastanza comodamente una volta che ci si è fatta un po’ la mano. Avete fretta e vi dimenticate di bloccare la piastra? Niente paura: la piastra scivola ma viene bloccata da un meccanismo “anti-rilascio accidentale” che tramite un pulsante rosso vi consente di rilasciare la piastra.

Insomma, come avrete capito sono stato colpito molto positivamente da questo “aggeggio”. Al momento, forse solo per una questione di abitudine o di superficialità, non mi trovo particolarmente a mio agio con il sistema di rilascio rapido che tanto rapido non mi sembra. In ogni caso, l’accoppiata con il Benro Travel Flat sembra riuscitissima e non aspetto altro che provarli sul campo entrambi durante uno dei miei prossimi viaggi. Spero che questa mia breve recensione possa essere utile a qualcuno e, nel caso abbiate qualche domanda, non esitate a scrivermi.
Aggiornamento: prova sul campo
Non avendo lasciato nulla al caso, ecco un aggiornamento circa la prova sul campo dell’accoppiata ultraleggera Sirui-Benro. Innanzitutto, posso affermare con un certo margine di certezza che si tratta di una prova affidabile, dato che si tratta di 8 giorni di viaggio “into the wild” in Australia. Ma, soprattutto, l’esito della prova è assolutamente positivo.

A parte i pesi, che sono dichiarati e quindi facilmente verificabili, la testa Sirui G10-X si è rivelata maneggiabile ed altamente affidabile. La facilità d’uso, anche se qualche volta ci si dimentica cosa fa ognuna delle 4 manopole, è una sua peculiarità. I movimenti sono sempre rimasti fluidi, nonostante gli ambienti spesso sabbiosi, umidi e a temperatura variabile incontrati durante il viaggio.

Durante le escursioni, per un questione di comodità e prontezza d’uso, l’ho tenuta sempre avvitata al treppiede, agganciando il tutto alle cinghie esterne centrali del mio zaino fotografico Tamrac. Quindi è sempre stata esposta alle intemperie, mantenendosi sempre perfettamente funzionante. Con altre teste mi era capitato, invece, che con un po’ d’acqua e/o un po’ di polvere, il meccanismo di rotazione a sfera ne risentisse, indurendosi e funzionando poi “a scatti” con una gestione difficile della frizione. Questa piccola Sirui, che, ripeto, mi ha sorpreso sin dall’inizio per le caratteristiche costruttive davvero eccellenti, vuoi per la sua costruzione semplice ma nel contempo funzionale, vuoi anche per la facile e progressiva taratura della frizione, è rimasta sempre perfetta.
Che altro dire… La Sirui G10-X non ha deluso le mie attese: leggera, maneggevole, precisa e affidabile in tutte le situazioni. Senza contare il rapporto qualità/prezzo, secondo me imbattibile per i marchi più blasonati (a Febbraio 2014, presa su Amazon a 77€). In accoppiata con il leggero Benro Travel Flat A0180T si è rivelata davvero uno dei miei migliori acquisti tra i vari accessori che porto con me nei miei viaggi. Consigliata a tutti i fotografi viaggiatori, non solo quando il peso dei bagagli diventa un problema ma anche quando non lo è. Provare per credere!!!

Caro Domenico, non saprei… Da una ricerca veloce in internet non ho trovato casi del genere, quindi o non si può o non c’è nessuno che l’abbia fatto. Mi spiace non poter esserti di aiuto. Ciao e grazie del passaggio…
ma scusami volevo chiederti se posso montare attacco arca swiss ciao e grazie