
Una dello poche foto decenti che sono riuscito a fare con il 18-55 invertito. Qualche tempo fa acquistai per curiosità un anello di inversione da avvitare nel portafiltro da 58mm del 18-55 per poterlo incastrare nell’attacco a baionetta EF delle mie EOS. Inizialmente il mio primo pensiero fu “impossibile usarlo”. Il problema principale, infatti, era la ridottissima profondità di campo (PDC). Anche bloccando il diaframma con l’obiettivo montato normale (svitandolo tenendo premuto il pulsanti di anteprima PDC) il problema persisteva e, in aggiunta, la visione nel mirino diventava parecchio buia, al limite della visibilità. A forza di riprovare, la cosa infatti mi affascinava come tutte le cose difficili, qualcosa sono riuscito a tirare fuori. Tuttavia, la conclusione è sempre la stessa: impossibile usarlo!!! Sotto propongo un altro scatto da sopra, che fa capire quanto sia ridotta la PDC.
Nota
Ringrazio Paolo Paolucci per l’identificazione.
