Vista frontale del Canon 40mm f/2.8 STM.
Vista frontale del Canon 40mm f/2.8 STM.

Vuoi per il presso relativamente basso (ho speso meno di 200€ su Amazon a Luglio 2012), vuoi per le dimensioni accattivanti del pancake, vuoi per le caratteristiche tecniche molto promettenti, insomma, questa lente sta scatenando i canonisti (compreso il sottoscritto…) in discussioni e acquisti compulsivi mai visti prima. Cosa promette e cosa offre realmente questa lente?

Aggiornamento firmware

Sembra che i primi lotti di produzione di questa lente presentino un difetto, che consiste nella disattivazione temporanea dell’AF se si esercita pressione sul barilotto. Sul sito Canon potete trovare maggiori dettagli (cliccate QUI).

Descrizione

Quando mi è arrivato il pacchetto tanto desiderato, il corriere me l’ha passato e mi son detto “Ma è vuoto?”, abituato ai soliti pesi delle lenti più comuni. Ecco, quello che posso dire sin da subito è che questa lente una cosa non è: comune. Dopo aver aperto il pacco, ecco la “tortina”, com’è l’ho subito sopranominata. Effettivamente, le lenti pancake sono sorprendenti. Uno che non sa cosa aspettarsi pensa di aver preso una fregatura. E invece l’obiettivo c’è, ed ha anche una certa sostanza tecnica. Per quanto riguarda la personalità, ve lo farò sapere fra un po’…
Ecco come appare la lente montata sulla mia 7D (per l’occasione ho rispolverato la 450D per riprendere la sorella maggiore…).

Il Canon 40mm f/2.8 STM montato sulla EOS 7D.
Il Canon 40mm f/2.8 STM montato sulla EOS 7D.

La costruzione di questo obiettivo sembra essere ben curata, sia in termini di qualità dei materiali che come finiture. Le dimensioni molto ridotte, ovviamente, condizionano in maniera preponderante la disposizione del selettore AF/MF e dell’anello di messa a fuoco, quest’ultimo disposto lungo il bordo. La messa a fuoco manuale è disabilitata quando l’AF è attivo (non è un FTMF, full time manual focus) ed è possibile agire manualmente sul fuoco solamente con il selettore in posizione MF, in maniera molto fluida e scorrevole anche se un po’ scomoda. La messa a fuoco del mio esemplare, dopo i primi scatti, sembra essere esatta, senza front- né back-focus. Il sistema AF comporta una certa escursione dell’elemento frontale, anche se molto ridotta, e comunque senza rotazione.

Le caratteristiche costruttive del Canon 40mm f/2.8 STM, in termini di materiali e design, sono di alto livello.
Le caratteristiche costruttive del Canon 40mm f/2.8 STM, in termini di materiali e design, sono di alto livello.

Specifiche tecniche

  • Prezzo: 196€ (su Amazon.it)
  • Anno di uscita: 2012
  • Lunghezza focale: 40mm
  • Angolo di campo diagonale: 57º30′
  • Angolo di campo orizzontale: 49º
  • Angolo di campo verticale: 34°
  • Apertura massima: f/2.8
  • Apertura minima: f/22
  • Schema ottico: 6 elementi in 4 gruppi
  • Numero di lamelle del diaframma: 7
  • Distanza minima di messa a fuoco: 0,30m
  • Ingrandimento massimo: 0,18x
  • Sistema di messa a fuoco: Attuatore STM
  • Diametro filtro: 52mm
  • Accessori: Tappo frontale e posteriore
  • Peso: 0,130 kg
  • Dimensioni: 68,2 x 22,8 mm (diametro x lunghezza)

Qualità ottica

Ho testato la qualità ottica di questa lente seguendo due linee principali. In primo luogo ho testato la qualità sulla porzione centrale e sui quattro angoli del fotogramma al variare dell’apertura del diaframma, da f/2.8 a f/22, ad intervalli di 1 stop (2.8, 4.0, 5.6, 8.0, 11, 16, 22 sul soggetto, se così si vuole definire, qui sotto: dei sassi). In seconda battuta, ho paragonato questa lente con altre tre obiettivi in mio possesso approssimativamente alla stessa lunghezza focale di 40mm; il Canon 18-55 IS, il Canon EF 24-105 e il Sigma 50 f/1.4; quest’ultima comparazione è stata fatta a 4 aperture di diaframma, da f/4.5 (apertura massima comune ai 4 obiettivi) ad f/11, passando per f/5.6 ed f/8. Di seguito riporto tutte le serie di immagini, riprese con lenti montate su Canon EOS 7D che consentono di saggiare la qualità ottica del 40mm STM, tutti ritagli al 100%. Gli scatti sono stati eseguiti tutti su treppiede con telecomando e specchio alzato. Ho mantenuto l’autofocus attivo, per evitare che la chiusura del diaframma provocasse un leggero cambio di MAF come può accadere in certi casi.

Scatto della serie da cui ho preso i ritagli al 100% sui 5 punti chiave del fotogramma. Questo è secondo me il miglio compromesso di qualità su tutto il frame (ad f/5.6) anche se va detto che ad f/2.8 la differenza non si nota con questo ridimensionamento. Era giusto per mostrare il soggetto usato, ovvero dei sassi (è visibile anche uno dei tre piedi del cavalletto...).
Scatto della serie da cui ho preso i ritagli al 100% sui 5 punti chiave del fotogramma. Questo è secondo me il miglio compromesso di qualità su tutto il frame (ad f/5.6) anche se va detto che ad f/2.8 la differenza non si nota con questo ridimensionamento. Era giusto per mostrare il soggetto usato, ovvero dei sassi (è visibile anche uno dei tre piedi del cavalletto…).

Porzione centrale del fotogramma

Per quanto riguarda la porzione centrale del fotogramma c’è ben poco da dire. La qualità è alta già a f/2.8, si osserva un leggero decadimento di nitidezza ad f/4 e poi un decadimento più significativo ad f/16. Nel complesso la nitidezza è davvero buona a tutte le aperture.

f/2.8 f/4 f/5.6 f/8
f/11 f/16 f/22  
 

Angolo in alto a sinistra del fotogramma

In questo caso la nitidezza ad f/2.8 non è massima, mentre i livelli più buoni si hanno da f/4 ad f/8, per poi decadere chiudendo ad f/11 in poi.

f/2.8 f/4 f/5.6 f/8
f/11 f/16 f/22  
 

Angolo in alto a destra del fotogramma

Per questa parte del fotogramma la qualità migliore sembra essere possibile da f/5.6 a f/11. Anche in questo caso le differenze sono minime.

f/2.8 f/4 f/5.6 f/8
f/11 f/16 f/22  
 

Angolo in basso a sinistra del fotogramma

In questo caso la nitidezza più alta si ottiene da f/4 ad f/8. Ancora una volta non ci sono difetti significativi alle altre aperture.

f/2.8 f/4 f/5.6 f/8
f/11 f/16 f/22  
 

Angolo in basso a destra del fotogramma

Ancora una volta, seppur veramente quasi impercettibile, la qualità migliore si ha nel range da f/8 ad f/8.

f/2.8 f/4 f/5.6 f/8
f/11 f/16 f/22  
 

Vignettatura, aberazione cromatica e flare

La vignettatura è visibile solamente ad f/2.8. Da f/4 in poi non si osservano cali di luminosità significativi. Ad ogni modo giudico la vignattatura un difetto veramente molto relativo, dal momento che è facilmente correggibile in post-produzione, addirittura in DPP con i profili delle lenti.

Non ho testato l’aberrazione cromatica. Per quanto riguarda il flare, praticamente assente a tutte le aperture.

Test comparativi

Ecco la seconda serie di test comparativi con altre tre lenti, per la precisione il Canon EF-S 18-55mm f/3.5-5.6 IS, il Canon EF 24-105mm L f/4.0 IS USM e il Sigma EX 50mm f/1.4 HSM. Questo test è stato effettuato solo sulla porzione centrale del frame a quattro aperture “umane” di diaframma, come precisato sopra. La lunghezza focale è approssimativamente la stessa per tute le lenti che lo consentono (ovvero 40mm), mentre per il Sigma 50mm mi sono allontanato dal soggetto in maniera tale da riprenderlo con la medesima composizione. Ho preferito questo strategia piuttosto che ridimensionare lo scatto in post produzione. Per ogni lente sono riportati dall’alto verso il basso i ritagli al 100% di scatti eseguiti a f/4.5, 5.6, 8.0 e 11.

Canon 40mm Canon 18-55mm Canon 24-105mm Sigma 50mm

Ad f/4.5 il 40mm si equivale abbastanza al Sigma, mentre leggermente meno nitido è il 24-105, seppur di poco, seguito dal 18-55 che comunque non si comporta eccessivamente male rispetto agli altri. Ad f/5.6 c’è un leggero calo qualitativo per il 40mm, mentre il 24-105 e il Sigma si equivalgono con una nitidezza veramente buona. Anche in questo caso, come nel test esteso mostrato sopra, sembra che ci sia un buco di nitidezza intorno ad f/4-4.5 che poi migliora chiudendo leggermente il diaframma. Ad f/8 ed f/11 non si osservano, a mio parere, differenze significative in termini qualitativi.

Colori, sfocato e velocità

Per quanto riguarda la resa cromatica, questo obiettivo è in grado di riprodurre molto fedelmente tutte le tonalità primarie. Nei ritratti, riproduce molto fedelmente le tonalità della pelle. I colori sono già abbastanza saturi, pur mantenendo il dettaglio a livelli molto buoni.

Scatto convertito da DPP senza ritocchi e ridimensionato a 942 x 628 (clicca sull'immagine).
Scatto convertito da DPP senza ritocchi e ridimensionato a 942 x 628 (clicca sull’immagine).

Le tonalità magenta-violetto sono molto fedeli alla realtà; lo stesso vale per il verde, mentre l’azzurro del cielo è leggermente meno contrastato e poco brillante, cosa che ci si può aspettare da una lente che non è nata proprio per il genere paesaggi…

La resa cromatica nei ritratti è il punto forte di questa lente (Lionheart I - Canon EOS 7D, Canon 40mm f/2.8 STM, 1/320, f/2.8, ISO 400, mano libera; in post-produzione: aumento della nitidezza e modifica curve in Photoshop).
La resa cromatica nei ritratti è il punto forte di questa lente (Lionheart I – Canon EOS 7D, Canon 40mm f/2.8 STM, 1/320, f/2.8, ISO 400, mano libera; in post-produzione: aumento della nitidezza e modifica curve in Photoshop).

Per quanto riguarda lo sfocato, il mio giudizio è abbastanza buono anche se si vede una certa differenza rispetto allo sfocato alla medesima apertura di un 50mm. L’unica comparazione che potevo fare, a focali simili pur sapendo che è un paragone un po’ azzardato, era con il Sigma 50 1.4, il cui diaframma è composto da 9 lamelle invece che dalle 7 del pancake Canon. Ecco qui due ritagli al 100% dello sfocato a f/2.8 e, giusto per avere un riferimento, anche lo sfocato del Sigma a tutta apertura (f/1.4). Sotto ai ritagli ho inserito lo scatto intero del Canon a f/2.8 (lo sfocato è stato preso dalla parte sinistra dello scatto, la pianta era a circa 1 metro dal soggetto), dopo ridimensionamento e lieve ritocco di nitidezza (i.e. Contrasta migliore in Photoshop). Tutti e tre gli scatti sono stati fatti ad una distanza tale da avere la stessa composizione.

Canon 40mm (f/2.8) Sigma 50mm (f/2.8)  Sigma 50mm (f/1.4)
 Canon 40mm – frame intero
40_sfocato_a_2.8

Per quanto riguarda la velocità di questa lente, equipaggiata con il nuovo sistema ibrido di messa a fuoco STM (acronimo di stepper motor technology), devo dire che sono rimasto veramente sorpreso. Per chi non fosse particolarmente esperto di tecnologia, ricordo che questa tecnologia riguarda l’attuatore del sistema di messa a fuoco, che è molto più preciso nel muovere l’elicoide di messa a fuoco rispetto alle tecnologie utilizzate in passato. Questo sistema si abbina meglio alla messa a fuoco basata sul contrasto tipica del live view, impiegata anche durante le riprese video. Questo sistema ibrido utilizza la rilevazione di fase per avvicinare il punto di messa a fuoco in modo veloce e poi quella basata sul contrasto per effettuare la messa a fuoco fine, sfruttando la precisione del motore STM per evitare il fenomeno del focheggiamento. Maggiori dettagli li potete trovare su Fotografidigitali.it. Le prova che ho effettuato finora, in modalità AI Servo, inseguendo un soggetto in movimento (mio figlio, moooolto in movimento), hanno evidenziato l’efficacia di questo sistema, con almeno il 90% degli scatti perfettamente a fuoco. Si tratta di prove non approfondite, che mi riservo di ripetere in maniera più specifica in altra sede. Ecco di seguito uno scatto, il 5° di una raffica di 10, giusto per farvi capire l’entità della prova del sistema AF. 

5° scatto di una raffica di 10 in modalità AI Servo (Lionheart III - Canon EOS 7D, Canon 40mm f/2.8 STM, 1/500, f/2.8, ISO 400, mano libera;  in post-produzione: aumento della nitidezza in Photoshop).
5° scatto di una raffica di 10 in modalità AI Servo (Lionheart III – Canon EOS 7D, Canon 40mm f/2.8 STM, 1/500, f/2.8, ISO 400, mano libera; in post-produzione: aumento della nitidezza in Photoshop).

Considerazioni conclusive

Molte lenti comportano una certa difficoltà di utilizzo, che può essere dovuta a molteplici fattori quali, ad esempio, il peso, la ridotta profondità di campo a TA, oppure un sistema AF lento o poco preciso. La prima caratteristica del Canon 40mm f/2.8 STM è sicuramente la facilità di utilizzo. E’ assolutamente un obiettivo easy per chiunque, caratteristica che lo rende già di per sè un ottimo target d’acquisto. Leggerezza, resa cromatica in camera già accettabile, velocità, praticità. Queste le prime parole chiave che mi vengono in mente per questo obiettivo. Detto questo, il pancake avrà qualche difetto no? Beh, intanto viene fornito senza paraluce, come molte altre lenti Canon “non L”. Altro piccolo difetto, a volerlo cercare, riguarda la messa a fuoco manuale. La ghiera non è proprio il massimo della comodità e maneggevolezza, anche se c’è da considerare il fatto che non è che ci fosse tanto altro spazio a disposizione.

DPP07DE041B112920
Furbetta | (Dati di scatto: Canon EOS 450D, Canon 40mm STM, 1/400s, f/2.8, ISO100, mano libera). Tratto dal post “Furbetta“.

Altre recensioni

Anche se può sembrare strano, ho preso questa lente senza documentarmi in maniera spasmodica come ho fatto per le altre lenti che ho. Tuttavia, persone più qualificate di me hanno recensito questo obiettivo dando giudizi forse più validi dei miei, anche se non posso dire altrettanto sinceri!!!

Esempi

Ecco alcune foto di esempio, liberamente elaborate in post-produzione ad eccezione di quelle impiegate nelle valutazione che vi ho descritto sopra.

8 Replies to “Canon 40mm f/2.8 STM: una lente irresistibile? Ecco la mia recensione”

  1. grazie ottima recensione…..l’ho preso per una 5ds e sono curioso di vederlo lavorare su un sensore da 50 mpx……….proverò a recensire……..grazie complimenti

  2. Certo Nicolas. L’obiettivo in questione ha un attacco EF ed è quindi compatibile con tutte le reflex Canon formato APS-C (come la EOS 700D) e anche con le full-frame. L’ho provato con la mia vecchia 450D e insieme sono una bella accoppiata di leggerezza… Vedrai che sarà così anche con la 700D.
    Ciao e buona luce.
    Alessandro

  3. Recensione molto utile! Mi chiedevo se questo obiettivo fosse compatibile con una Canon EOS 700D… puoi aiutarmi?

  4. Grazie Alessandro, se mi serviranno altre informazioni ne approfitterò.
    gianni

  5. Caro Gianni,
    l’unica notizia diretta che ho è da parte di un mio amico che ha provato il mio Canon 40mm per un week-end su una 5D MkII. In generale, mantiene la risoluzione che ha sulla 7D con uno sfocato ancora più piacevole.
    Se ti interessa qualcosa in particolare posso chiederglielo (gli scatti li ho visionati ma non me li ha “ceduti”).
    Ciao.
    Alessandro

  6. Grazie per l’utile recensione! Hai notizie dirette di come si comporta la lente con una FF tipo 6D?

Il confronto è il sale dell'apprendimento. Commentate, scrivetemi, mandatemi un saluto.

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